Dopo la manifestazione di sabato scorso il Partito Democratico continua a farsi sentire sulla questione relativa al ponte Fiumedinisi, che collega Nizza di Sicilia e Alì Terme.

«A oggi il cronoprogramma di messa in sicurezza e rifacimento del ponte Fiumedinisi è in evidente ritardo — ha scritto il deputato dem Anthony Barbagallo in un’interrogazione parlamentare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti — I lavori procedono a rilento quando invece la velocità di realizzazione dovrebbe essere una priorità assoluta, al fine di sbloccare celermente un’arteria di fondamentale importanza per il collegamento stradale nel litorale ionico».

Oltre a chiedere chiarimenti sui lavori del ponte — iniziati anni fa, ma ancora non ultimati — l’interrogazione presentata al ministro Salvini fa uno storico sugli eventi che hanno portato alla situazione attuale:

  • la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (ottobre 2008) del bando di gara per la realizzazione delle passerelle provvisorie adiacenti la strada statale 114 “Orientale Sicula” in prossimità dei ponti Agrò e Fiumedinisi, per un importo totale lordo di oltre 1,1 milioni di euro (durata dell’appalto: 120 giorni);
  • la comunicazione da parte di Anas (agosto 2017) che era stata stata aperta al traffico la passerella provvisoria sul torrente Fiumedinisi e che il progetto esecutivo per i nuovi ponti sui torrenti Agrò e Fiumedinisi erano pronto;
  • la chiusura da parte di Anas dei ponti Agrò e Fiumedinisi, con la conseguente interdizione al traffico (settembre 2018) a causa di «un aggravio delle condizioni di degrado delle due opere»;
  • la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale da parte di Anas (gennaio 2019) del bando relativo ai lavori di ricostruzione del ponte Fiumedinisi (8,7 milioni e durata dell’intervento pari a 539 giorni);
  • pubblicazione in Gazzetta dell’esito della gara (luglio 2021);
  • inizio dei lavori per la demolizione e ricostruzione del ponte (novembre 2021 con termine previsto a gennaio 2023).

Inoltre Barbagallo, che ha presentato l’interrogazione in qualità di capogruppo del PD in Commissione Trasporti alla Camera, ha chiesto a Salvini di convocare con urgenza un tavolo di confronto con i vertici Anas per avere certezza della realizzazione dell’opera e per capire come mai il cronoprogramma indicato alle amministrazioni non è stato a oggi rispettato.