Al tavolo tecnico tra Governo, Regioni, Comuni e Province sull’adozione del nuovo Dpcm, la Regione Siciliana, rappresentata dal Presidente Nello Musumeci e dall’assessore Ruggero Razza, ha posto due priorità: la riduzione della mobilità e l’adozione di piani terapeutici per l’assistenza domiciliare. Si punta così a limitare la pressione sugli ospedali.

Il problema principale in Sicilia è, infatti, quello legato al reperimento di posti letto. Si è ancora in attesa del nuovo piano voluto dall’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza, annunciato agli inizi di ottobre ma ancora non definitivo. L’indicazione fornita dai tecnici è di evitare le strutture miste e dare vita ad un progetto con 2.517 letti dedicati, 251 dei quali in rianimazione e altrettanti di sub-intensiva. Si punta ad accantonare l’attuale sistema che prevede invece di liberare più posti in funzione dell’avanzare del contagio.

Sull’ipotesi di un nuovo lockdown e sulla possibilità dell’adozione di piani terapeutici per l’assistenza domiciliare è intervenuto anche il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Miccichè. “Qui in Sicilia – ha detto Miccichè – abbiamo pagato a marzo un prezzo pazzesco per un errore del Governo sulla generalizzazione della chiusura. Non siamo intenzionati a pagarlo nuovamente”.

Nuovi provvedimenti in arrivo

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato questa mattina interventi restrittivi in base ai livelli di rischio rilevato nei territori e provvedimenti differenziati sui vari scenari regionali. “Il Dpcm – ha detto Conte -individuerà tre aree di rischio in cui saranno inserite le regioni in base all’attuale situazione sanitaria e alla situazione epidemiologica. Una regione potrà passare da una fascia all’altra in base al numero di contagi”.

A livello nazionali si interverrà con specifiche misure:

  • Chiusura nei festivi e prefestivi dei centri commerciali.
  • Chiusura di musei e mostre.
  • Riduzione al 50% dei mezzi pubblici.
  • Limiti agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio salvo situazioni di necessità.
  • Limiti alla circolazione nella fascia serale più tarda eccetto per casi di necessità.
  • Tutte le scuole di secondo grado passeranno alla didattica a distanza.