Cresce il numero dei sindaci italiani che stanno condividendo la lettera al presidente Istat, promossa da Asmel, per chiede l’annullamento delle sanzioni che hanno colpito i Comuni nei mesi scorsi e relative al mancato invio dei dati sui censimenti statistici. Oltre 700 i sindaci italiani che hanno aderito condiviso la campagna e tra questi anche i Primi Cittadini siciliani dei Comuni di Capo d’Orlando, Porto Empedocle, Castevetrano, Mascali, Isola delle Femmine, Leonforte, Biancavilla, Lucca Sicula e molti altri.

Biancavilla, Comune di circa 23.000 abitanti in provincia di Catania, è stato tra gli enti locali colpiti dalle sanzioni Istat e il Sindaco, Antonio Bonanno (nella foto) ha sostenuto con convinzione la campagna messa in campo da Asmel: «È necessario che l’Istat rispetti la legge e attui lo scambio dati automatizzato come previsto dall’articolo 12 del TUEL anziché penalizzare e multare i Comuni già oberati da scadenze ed eccessivi adempimenti. Ed è quindi ingiusto che per le inadempienze degli apparati centrali vengano colpiti i Sindaci e i Comuni che cercano di svolgere con efficienza e trasparenza i propri compiti».

ASMEL, l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali, si è fatta portavoce del dissenso dei Sindaci inviando già alcune settimane fa la Lettera aperta al Presidente Istat in cui si contesta innanzitutto la mancata attuazione dello scambio dati automatizzato tra Comuni e ISTAT, una disposizione prevista dall’articolo 12 del TUEL da oltre vent’anni, ma ancora inattuata e il cui risultato sono queste ingiuste sanzioni ai Sindaci. Del resto la denuncia dell’inerzia degli enti centrali nell’affrontare le iniziative taglia-burocrazia continuamente annunciate ma mai realizzate è una delle principali mission dell’Associazione che conta, ad oggi, oltre 4.400 enti locali soci.

Nel frattempo molti dei Comuni a cui sono state comminate le sanzioni hanno già avviato il ricorso per la contestazione delle multe ricevendo i primi riscontri.