«La cosa a cui teniamo di più è inserire dei giovani provenienti dalle scuole qualificate della Sicilia e crearci noi un tessuto di ragazze e ragazzi siciliani qualificati, ai quali potremo dare anche delle opportunità, se vogliono in Sicilia, ma anche fuori dalla Sicilia». Questa una delle priorità di Crédit Agricole per la nostra regione, secondo le parole dell’amministratore delegato della banca, Giampiero Maioli, che ieri a Giarre ha presentato strategie e piani del gruppo nell’Isola.

«Secondo noi la Sicilia, in particolare l’area di Catania, ha tutte le caratteristiche per poter favorire lo sviluppo di un incubatore dedicato ai settori più interessanti della Sicilia, come il tech e l’agroalimentare».

E sulle potenzialità della nostra regione «la cosa che mi ha colpito — ha detto Maioli — è quanti settori diversificati ci sono: si va dalla ricerca dell’irrigazione alle energie rinnovabili. Una delle caratteristiche positive dell’Isola è che questo è un territorio estremamente diversificato; di solito questo è di buon auspicio per una crescita economica». Una prospettiva che l’ad di Crédit Agricole lega ai tre pilastri della politica della banca: «innovazione, sociale e sostenibilità».

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