Un romanzo ambientato negli anni ’70, quello di Salvatore Azzuppardi Zappalà, ma che nasce da un «rifiuto della narrazione che si fa degli anni ’70 come ‘anni di piombo’».

Una storia – quella di Lia e Francesco – che si colloca in un decennio che ha ospitato Italia-Germania 4-3, la rivoluzione informatica, il Nobel a Gabriel García Márquez, i cantautori italiani e i grandi gruppi rock internazionali, «per questo non sono solo ‘anni di piombo’», ha detto l’autore a “Undici Tredici”.

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