Avevano lasciato Bolognari per De Luca, ma poi cos’è successo? «Probabilmente la verità è che in fondo siamo due mondi un po’ inconciliabili», ha detto a “Undici Tredici” il leader di “Intesa democratica”.

«Io ho creduto in una progettualità di Cateno De Luca, ho contribuito a rafforzarla, ho aperto le porte della mia famiglia politica; queste sono cose importanti – ha continuato D’Agostino – ma devo ammettere di essermi sbagliato».

Il leader di “Intesa democratica” – così come alcuni tra gli ormai ex alleati di Cateno De Luca – ha parlato di assenza di confronto democratico e di scelte imposte dal deputato dell’ARS, ed è per questo che «abbiamo scelto di uscire, sbattendo la porta».

«A Taormina abbiamo sempre vissuto con un dialogo, con un confronto – talvolta anche acceso – ma noi abbiamo sempre avuto avversari, mai veri e propri nemici: dialogare con lui [De Luca, NdR] non è sempre così facile».

E ora cosa faranno coloro che ormai da giorni vengono definiti i ‘fuoriusciti’? Alcuni appoggeranno Bolognari? «Io posso parlare per la mia componente politica. È indubbio – ha detto D’Agostino – che in questi giorni ci saranno delle interlocuzioni con tutti i candidati, non stupisce che ci siano dei confronti. Negli ultimi due giorni ci sono stati dei contatti, ma con tutti. Qualora si decida di prendere un impegno politico – e di graduarlo anche – abbiamo una strada agevolata con la squadra che fa riferimento a Mario Bolognari, perché sono soggetti con i quali siamo già stati».

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