Sedie che simulano cavalli, giacche che prendono “magicamente” vita, prese coreografiche ed acrobazie nella Sicilia elegante ma non rurale della Cavalleria Rusticana del Sicilia Classica Festival, in scena ieri sera 20 settembre nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina. L’Opera di Mascagni rappresentata dalla regia di Salvo Dolce è stata molto danzata- sul palco il corpo di ballo diretto da Stefania Cotroneo- a differenza di quanto concepito classicamente, tanto da stupire piacevolmente il pubblico presente.
“Ho lavorato sulle suggestioni musicali di ogni singolo quadro – ha detto il regista – e le conseguenti visioni simboliche che si tramutano in immagini sceniche fatte di gesti rituali evocati dal coro e dal corpo di ballo. La volontà è stata quella di creare un’atmosfera visionaria”. Impeccabile anche la bacchetta del Maestro Francesco Di Mauro, catanese di fama internazionale, che ha diretto magistralmente il Coro del Sicilia Classica Festival e la Catania Philarmonic Orchestra.
“La potenza evocativa e il grande afflato lirico che esprime quest’Opera- ha dichiarato Di Mauro- sono stati resi al meglio dai cantanti e dai musicisti, che hanno eseguito al meglio tutti quei particolari espressivi che avevo richiesto, e sono riusciti a diventare un corpo unico, unico strumento, unico suono e unico respiro”.
Protagonisti sul palco le voci e la manifesta presenza scenica del mezzosoprano Anastasia Pirogova, nel ruolo di Santuzza, del tenore Alberto Profeta, nel ruolo di Turiddu, e del baritono Noh Dongyong, nei panni di Tonio.
Sempre nella stessa serata di ieri al Teatro Antico di Taormina, il Sicilia Classica Festival presieduto da Francesco Ciprì, direttore artistico Nuccio Anselmo, ha voluto rappresentare al pubblico anche un altro dei capolavori della storia della musica: l’Opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.
“Ci siamo molto divertiti a stupire il pubblico anche per questa rappresentazione- racconta la coreografa Stefania Cotroneo- i ballerini hanno fatto un ingresso a sorpresa direttamente dalla platea esibendosi in acrobazie, prese in aria e giravolte, per poi continuare sul palco lo sviluppo di quest’Opera che fa ridere e piangere insieme”.
Ad interpretare i protagonisti la bravura del soprano Isidora Moles nel ruolo di Nedda, del tenore Alberto Profeta in Canio, e del baritono Noh Dongyong in Tonio.
“L’emozione che aleggia ancora nel teatro è tanta- commenta ancora Francesco Di Mauro- Cavalleria e Pagliacci sono due Opere che raccontano diversi sentimenti che può provare l’essere umano, la passione, l’amore, il tradimento, la rabbia, la gelosia. È meraviglioso, però, come la musica possa addolcire anche i sentimenti negativi, renderli melodia. Sono contento per il grande consenso riscontrato dal pubblico a sigillo di un lavoro che ha soddisfatto tutti quanti”.
Le due Opere sono state interpretate sotto la regia di Salvo Dolce, dal Coro e dalla Catania Philarmonic Orchestradiretti dal Maestro Francesco Di Mauro, coreografie di Stefania Cotroneo, costumi di Fabrizio Buttiglieri, luci Gabriele Circo, trucco e parrucco Alfredo Danese, direttore artistico Nuccio Anselmo.

Intervista con il direttore d’orchestra Francesco Di Mauro