Conferenza stampa questa mattina alla Camera dei Deputati a Roma del nuovo movimento di Cateno De Luca “Sud chiama Nord”. All’incontro con i giornalisti erano presenti oltre a De Luca anche la senatrice Dafne Musolino, l’on. Francesco Gallo, il neo deputato regionale siciliano Ismaele La Vardera e il parlamentare nazionale uscente e non più ricandidato Carmelo Lo Monte.

“Dopo aver centrato primo grande risultato, ha affermato Ismaele La Vardera presidente di Sud chiama Nord, siamo pronti per radicarci e crescere su tutto il territorio nazionale guardando all’assemblea che faremo a Roma il 3 dicembre, per dare seguito al grande interesse che stiamo suscitando in ogni parte di amministratori locali, semplici cittadini. Sud Chiama Nord è il vero caso giornalistico di questa tornata elettorale, siamo gli unici fuori da ogni coalizione ad aver vinto in due seggi uninominali contro partiti storici”.

Soddisfazione per il risultato raggiunto e il ruolo che andranno ricoprire è stata espressa da Dafne Musolino e Francesco Gallo. “Noi, ha affermato Musolino, siamo una eccezione. Mentre chi governa perde consenso, noi abbiamo aumentato il nostro. Nella città dello Stretto abbiamo trovato un ente abbandonato e indebitato. In tre anni e mezzo la rotta è stata invertita e i risultati si sono visti, a cominciare dallo sbaraccamento. Il risultato di oggi premia il lavoro svolto”. Per Francesco Gallo l’obiettivo adesso è lavorare per “un Paese senza divisioni economiche e sociali. Il nostro movimento mette al centro la meritocrazia”.

De Luca ha sottolineato la mancata visibilità data al suo movimento che è riuscito a portare a Roma due parlamentari, unico caso. “Sud chiama nord – ha detto De Luca – è pronto a confrontarsi in tutte le sedi della politica nazionale ed anche nei salotti buoni della politica e della Tv”.

Nel corso della conferenza stampa è stata presentata la linea politica. “Vogliamo lavorare sul territorio perchè una visione centralista della politica non ha portato a nulla. Questa impostazione non ha dato risultati. Noi conosciamo l’amministrazione perchè veniamo dall’amministrazione quindi la nostra azione sarà dirompente. Noi vogliamo un sistema diverso, reale. Proporremo una legge di perequazione sociale. “Nessun italiano – ha concluso il leader di Sud chiama Nord – deve percepire meno di mille euro al mese”.