Per rilanciare il settore del turismo, gravemente colpito dalla pandemia, è stato previsto nel Decreto Rilancio il “Bonus vacanze”.

Si tratta di un contributo economico, che varia in base al numero di persone all’interno del nucleo familiare, da spendere in soggiorni in Italia presso tutti i villaggi turistici, hotel, campeggi, bed&breakfast e agriturismi in possesso del codice Ateco 55. Il credito è destinato alle famiglie che hanno un Isee inferiore ai 40 mila euro.

Vediamo le cifre previste: 500 euro per chi ha un figlio a carico, 300 per nuclei familiari con due persone e 150 per i singoli.

Il bonus potrà essere utilizzato dal primo Luglio al 31 Dicembre 2020  e la spesa deve essere effettuata in un’unica soluzione presso un’unica struttura e verrà corrisposto per l’80% sotto forma di sconto mentre il restante 20% verrà liquidata sotto forma di detrazione dell’imposta sul reddito. Obbligatoria la fattura elettronica o documento commerciale.

Ma non sono mancate le polemiche.

Dal bonus è stata esclusa l’intermediazione delle piattaforme telematiche, come booking e Airnb. I due esclusi non hanno fatto mancare la loro indignazione, del resto sia Booking, sia Airbnb sono da anni presenti nel settore delle prenotazioni telematiche.  Il Codacons ha affermato che escludere dal bonus vacanze i portali digitali significa non accogliere la volontà degli utenti di continuare ad utilizzarli danneggiando i consumatori stessi.

Ma le polemiche non finiscono qui. Anche molto albergatori hanno palesato forti dubbi. Abbiamo sentito Debora Davì proprietaria di un b&b sul mare a Nizza Di Sicilia, la quale ha intenzione di non aderire spiegandoci le sue ragioni. “Se il bonus potrebbe essere un vantaggio per l’ospite, non lo è per gli albergatori che andrebbero ad anticipare in fattura ben l’80% del bonus”, afferma. Quello che inoltre scoraggia molti albergatori,come ci spiega Debora, è la fattura elettronica perché sono ancora molti  i b&b che operano semplicemente con codice fiscale senza partita iva.

Dubbi e perplessità in merito non sono andati dunque in vacanza.