I genitori dei bambini in cura al Centro cardiologico pediatrico Bambino Gesù di Taormina, insieme a volontari e componenti dell’amministrazione comunale, hanno manifetstato oggi 18 novembre, a Capo Taormina, per impedire il depotenziamento dell’ospedale e, soprattutto, la chiusura del Centro, al momento operativo solo grazie a una proroga della convenzione tra l’ospedale romano e la Regione Siciliana, che scadrà il prossimo 31 gennaio.

Il Ccpm di Taormina sarebbe infatti a rischio a causa della riapertura del nuovo reparto di Cardiochirurgia pediatrica a Palermo e secondo il decreto Balduzzi è previsto un solo reparto di Cardiochirurgia pediatrica ogni cinque milioni di abitanti. Pertanto quello che i manifestanti auspicano sono due centri in Sicilia, in grado di soddisfare le esigenze dell’utenza. Il reparto riaperto lo scorso luglio presso l’ospedale Civico di Palermo, gestito dal San Donato di Milano, è in grado di servire tutta l’area della Sicilia Occidentale, mentre il Ccpm Taormina, gestito dal Bambino Gesù di Roma, in caso di conferma, continuerebbe a servire il versante della Sicilia Orientale e anche la Calabria.

La manifestazione, denominata “Difendiamo la buona sanità insieme”, si è tenuta di fronte l’hotel dove si è tenuto “Il Meeting del Buongoverno”, la convention nazionale di Forza Italia alla quale ha partecipato anche il presidente della Regione, Renato Schifani. Quest’ultimo, che pochi giorni fa ha ricevuto il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, per discutere sulle sorti del Centro e per avviare un’interlocuzione con il ministro della Salute per trovare una soluzione amministrativa, ha incontrato alcuni dei genitori presenti per ascoltare i motivi della manifestazione.

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