A poche ore dalla proclamazione a sindaco di Taormina, Cateno De Luca detta la linea della sua Amministrazione. A “Undici Tredici” il neo primo cittadino ha affrontato tutti i temi legati al suo progetto amministrativo. Si è parlato del problema della chiusura del centro di Cardiochirurgia pediatrica, della proposta di legge per la riapertura del Casinò, della Fondazione Taormina Arte, dei rapporti con la minoranza consiliare e della nuova sfida delle elezioni Europee del prossimo anno.

«Con Schifani non ho nessun rapporto – ha detto il neosindaco di Taormina – non lo riconosco, da un punto di vista politico, come presidente della Regione. Lo considero il peggior servitore dello Stato». Sulla riapertura del Casinò di Taormina «le date le lascio a Salvini, che gioca con le costruzioni LEGO e quindi si diverte nel poter fare proclami fantasiosi».

Sulla Fondazione Taormina Arte De Luca vuole verificare «se è stata costituita in modo lecito o no. Se mi trovo di fronte a un provvedimento abnorme, fatto contro legge, chiederò lo scioglimento».

Il nuovo sindaco è intervenuto anche su un tema caro agli abitanti di Taormina, cioè quello legato all’utilizzo del Teatro Antico: «Tutti i patti che riguardano l’utilizzo del Teatro, che è stato annesso al parco archeologico di Giardini Naxos per fare un unico affare gestionale, vanno immediatamente rivisti, perché io non sono disposto a far pagare ai taorminesi il costo dei grandi eventi».

E sulle Europee del 2024 «il fatto che Renzi, Calenda, Fioroni e la Moratti dialogano con Cateno De Luca credo che sia un elemento che mette in evidenza che De Luca oggi è un leader nazionale, piaccia o non piaccia». L’orizzonte? «Creare un vero partito autentico del Meridione, un partito del Sud».

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