Gran parte del pianeta sta nuotando nella plastica abbandonata creando seri danni all’ecosistema.

Nasce da qui l’idea di un giovane artista Oscar Olivares, 23 anni del Venezuela, che ha pensato bene di trovare una parziale soluzione al problema creando un murale con soli tappi di bottiglia.

Per realizzare l’opera sono serviti ben 200 mila tappi, un lavoro certosino di tre mesi.

Il risultato è veramente strabiliante. Il murale è stato realizzato nel centro di Caracas, precisamente in Plaza Escalona, un esempio virtuoso di riqualificazione urbana.

Un’opera ibrida, che riesce a sintetizzare elementi prettamente ispirati all’arte e allo stile di Van Gogh, a immagini che richiamano la peculiare cultura del luogo.

Il murale raffigura la città di Caracas di notte dove nel cielo volteggiano due UFO, raffigurazioni della connessione tra l’essere umano e lo spazio. Ai girasoli che richiamano anch’essi l’artista olandese si contrappongono quattro pappagalli ara di diverse dimensioni e un Araguaney, l’albero nazionale del Venezuela.

Nella firma “Oko-mural”, anche un piccolo omaggio alla ONG OkoSpiri che ha contribuito alla realizzazione. Durante il processo creativo sono stati coinvolti anche i passanti: chiunque si fosse imbattuto nel vedere l’artista all’opera avrebbe potuto contribuire alla realizzazione, portando il materiale necessario o inserendo uno o più tappi. Creare bellezza è un gioco da ragazzi quando tutti collaborano e questo murale non sarebbe mai stato realizzato se tutti non avessero contribuito con la raccolta dei tappi.

Più arte e meno spazzatura è quello di cui il nostro pianeta ha sicuramente bisogno.