Viaggiare per scoprire nuove culture, nuove lingue e nuovi sapori è una passione che accomuna un grandissimo numero di persone, eppure la mancanza di soldi o il troppo lavoro creano spesso ostacoli difficili da aggirare. Per nostra fortuna però la Sicilia vanta di un patrimonio culturale, paesaggistico e culinario da far invidia a paesi interi, permettendoci, anche per un solo giorno, di cambiare aria e immedesimarci in realtà completamente diverse senza dover per forza andare lontano.

Il primo luogo che merita una menzione è sicuramente il Parco dei Nebrodi che custodisce le più importanti ed estese formazioni boschive dell’intera Sicilia. Per chi ama immergersi nella natura, passeggiare tra i boschi e stare a stretto contatto con gli animali il parco è un luogo perfetto. Grazie a microclimi diversi si è potuta sviluppare una ricchissima biodiversità e la convivenza, dunque, di tantissime specie animali e vegetali. Non è un caso che gli Arabi avessero definito la zona dei Nebrodi “un’isola nell’isola”. Un altro motivo per visitare il parco è la ricca varietà di tradizioni che contraddistinguono la cultura locale e che spaziano dalla produzione di genuini prodotti tipici, come formaggi, olio e salumi, sino alla realizzazione di veri e propri capolavori dell’artigianato tra cui si distinguono gli oggetti in ferro battuto, i ricami, le ceramiche e le ceste. I percorsi del palco sono numerosissimi, tra le mete più famose troviamo il Lago Maulazzo, il Lago Biviere e la Cascata di Catafurco, per chi vuole invece addentrarsi nel bosco senza il rischio di perdersi l’ausilio di una guida è la scelta migliore.

Altra meta suggestiva e immersa nel verde è l’Altopiano dell’Argimusco, situato tra i comuni di Montalbano Elicona, Tripi e Roccella Valdemone, poco a nord dell’Etna e al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani. Qui si trova il sito megalitico più grande d’Europa, da molti ribattezzato come la Stonehenge di Sicilia, dove si possono osservare un gruppo di grandi rocce di arenaria quarzosa modellati in una forma curiosa e suggestiva. Non è ancora chiaro come i megaliti abbiano assunto queste forme zoomorfe e antropomorfe, c’è chi crede sia dovuto all’erosione del vento e degli agenti atmosferici, chi invece pensa sia opera degli esseri umani, ciò che è certo grazie a recentissimi studi è che in passato tale luogo venisse usato come spazio di culto. Non lontano dal sito si può visitare anche il bosco di Malabotta dove è possibile vedere querce secolari alte più di trenta metri.

Un altro luogo che sembra incantato è la Riserva Naturale del Cassibile, tra Siracusa ed Avola. Questo paradiso del trekking, circondato da imponenti pareti rocciose, è vasto 2700 ettari in cui scorre il fiume di Cassibile. Oltre ad essere un’ottima alternativa al mare, in quanto costituita da piscine naturali di acqua limpida e cristallina, alimentate da cascate e ripide immerse nella natura incontaminata, è un luogo perfetto anche per chi ama le arrampicate. In quest’aera sono presenti importanti siti archeologici come la Grotta dei Briganti, dove i briganti si rifugiavano verso la fine del 1800, e la necropoli preistorica del Cassibile. Per arrivare vi sono numerosi sentieri, di cui tre i principali: “Scala Cruci”, il più famoso, “Prisa-Carrubella” e “la Scala di Mastra Ronna”, il più impervio.

Simona Prestipino