La tecnologia continua a spingersi oltre ogni confine.

Come in un film di fantascienza arriva il primo occhio artificiale 3D al mondo con capacità migliori degli occhi bionici esistenti, regalando così nuove speranze ai pazienti con disabilità visive.

La ricerca, condotta dagli scienziati della Hong Kong University of Science and Technology e dalla University of California Berkeley, è un grosso passo avanti per l’uomo che può cosi migliorare la qualità di vita per chi ha gravi problemi di salute.

Per la prima volta nella storia questo occhio elettrochimico, riprodotto in 3D, replica la struttura di un occhio reale e nel futuro potrebbe anche offrire una vista nitida per l’essere umano, con funzioni aggiuntive come la capacità di rilevare le radiazioni infrarosse nell’oscurità.

La caratteristica essenziale che consente questi progressi è una retina artificiale 3D, costituita da una serie di sensori di luce a nanofilo che imitano i fotorecettori della retina umana.

Il gruppo di ricerca ha collegato i sensori di luce a nanofili a un fascio di fili di metallo liquido che fungono da nervi dietro la retina emisferica artificiale durante l’esperimento, e ha replicato con successo la trasmissione del segnale visivo per riflettere quello che l’occhio vede sullo schermo del computer.