L’ Italia sta vivendo davvero giorni difficili da gestire. Sono sempre più le richieste di aiuto psicologico. Come ci si comporta in questi casi straordinari?

Il Consiglio Nazionale ordine psicologi ha messo a disposizione on line una brochure con pratici e preziosi consigli antipanico.

Tre in particolare sono le buone pratiche per affrontare il coronavirus: evitare la ricerca compulsiva di informazioni; usare e diffondere fonti informative affidabili; aiutarsi a vicenda rassicurando l’altro e invitandolo alla calma e a regire in modo razionale.

Il Presidente, David Lazzari, ha comunque precisato che il piccolo vademecum stilato non può certo sostituire l’aiuto professionale ma è un contributo valido per riflettere ed orientare al meglio i nostri pensieri. Quello che si crea in questi casi è un accumulo di emozioni negative che possono precipitare in comportamenti irrazionali.

La paura è stata selezionata dall’evoluzione della specie umana per permettere di prevenire i pericoli ed evitarli come un campanello che segnala l’ostacolo. Quando però la paura è eccessiva rispetto ai rischi oggettivi, quando si ha una percezione amplificata e non diretta del pericolo questa fa presto a trasformarsi in panico. Il coronavirus ci spaventa perchè è un fenomeno del tutto sconosciuto e ci costringe a uscire fuori dall’ordinario. Siamo abituati alla routine, al comfort e quando eventi straordinari irrompono è bene cercare di non trasformare la paura in panico. Quando il corpo è in stato di agitazione ne risente la salute.

Nel caso di soggetti particolarmente ansiosi o che non riescono a gestire la situazione è bene parlare anche a distanza con un professionista che conosce questi problemi e sa come dare aiuto.